Il presidente degli Stati Uniti, Trump firma il decreto esecutivo sullo stop per l'immigrazione per almeno 4 mesi. Ciò sta scatenando caos e proteste negli aeroporti e preoccupazione nella società americana come anche fra gli stati europei e non. Quali sono i principali punti di tali provvedimenti e per quale fine? Secondo Trump tali provvedimenti sono necessari per mantenere i terroristi fuori dall'America? Sicuro?

Programma rifugiati "congelato". "Vogliamo mantenere i terroristi islamici radicali fuori dagli Usa", per garantire che non si ammetta nel Paese la stessa minaccia che i nostri soldati combattono all'estero, ha osservato. "Vogliamo ammettere nel nostro Paese solo coloro che lo sosterranno e ameranno profondamente la nostra gente", ha aggiunto, senza però spiegare direttamente i dettagli del provvedimento. Dettagli che sono emersi successivamente: Trump ha bloccato per 120 giorni il programma che prevedeva l'ingresso di rifugiati negli Stati Uniti, programma varato da Barack Obama. E ha deliberato che, dopo questo periodo, sarà data priorità innanzitutto alle "minoranze cristiane" perseguitate. Trump ha tagliato di oltre la metà il numero dei rifugiati che gli Stati Uniti prevedevano di accettare quest'anno, portandolo a 50mila.

Stop a cittadini di 7 paesi musulmani.
Ingresso negli Stati Uniti sospeso per tre mesi per i cittadini di sette paesi musulmani: Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen. Pur se nel suo ordine Trump ricorda l'11 settembre, sostenendo che "la politica del dipartimento di Stato impedì ai funzionari consolari di esaminare adeguatamente le richieste di visto di alcuni dei 19 stranieri che finirono con l'uccidere circa 3000 americani", il presidente omette di dire che gli autori degli attentati provenivano dall'Arabia Saudita, dagli Emirati Arabi Uniti, dall'Egitto e anche dal Libano, tutti Paesi che Trump non ha inserito nel suo provvedimento. In alcuni di questi il presidente possiede asset importanti. "Omessa" anche la Turchia (dove Trump ha due grattacieli), Paese a maggioranza islamica colpita recentemente da un'ondata di attentati.

No ai profughi siriani. Nel suo ordine esecutivo sono bloccati fino a ulteriore comunicazione, quindi anche dopo i 120 giorni, gli ingressi di rifugiati siriani. Per quest'ultimi nel provvedimento non sembra esserci a safezones (zone di sicurezza). "L'ingresso di cittadini e rifugiati siriani" è "dannoso per gli interessi del Paese", scrive il presidente degli stati Uniti, nell'ordine esecutivo in cui blocca i visti ai siriani e sospende a tempo indeterminato l'ingresso dei rifugiati provenienti dalla Siria. Trump ha chiesto al Pentagono e al Dipartimento di Stato un piano per creare 'safe zonè dentro e intorno alla Siria per offrire protezione ai siriani che scappano dalla guerra.

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Stop a rinnovo automatico dei visti per lavoro. Nel suo giro di vite per difendere gli Stati Uniti dall'ingresso di terroristi islamici, il presidente Usa ha sospeso con effetto immediato il programma Visa interview waiver, che consentiva ai cittadini stranieri titolati di chiedere il rinnovo del visto per motivi di lavoro o per altro (escluso il turismo) senza affrontare il colloquio personale con le autorità diplomatiche Usa. Trump ha ordinato l'accelerazione dei programmi che permettono il tracciamento bio-metrico di tutti i viaggiatori in entrata o in uscita dagli Usa.

Proteste e caos negli aeroporti L'effetto immediato delle disposizioni del presidente ha provocato il caos negli aeroporti di tutto il mondo dove molte persone in partenza per gli Usa e interessate dai due decreti sono state bloccate all'imbarco malgrado fossero in possesso del visto d'ingresso negli Usa. In America migliaia di persone sono scese in piazza davanti agli aeroporti per contestare le decisioni di Trump.

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Inoltre ha preso alcuni provvedimenti relativamente alla Forze Armate, quali:

Forze armate rafforzate, ma evitando sprechi. Parallelamente il presidente vuole rafforzare quello che è già il primo esercito del mondo, rischiando di rilanciare la corsa agli armamenti e di gonfiare il deficit pubblico. L'obiettivo, ha spiegato, "è iniziare una grande ricostruzione delle forze armate americane, per sviluppare un piano per nuovi aerei, nuove navi, nuove risorse e strumenti per i nostri uomini e le nostre donne in uniforme". Ma evitando sprechi. "Il nostro futuro - ha spiegato Trump - è quello di essere la guida del mondo".

Piano in 30 giorni per battere l'Isis. Il presidente Usa ha firmato un provvedimento per chiedere allo stato maggiore congiunto un piano entro 30 giorni per sconfiggere l'Isis. In questo senso ha varato anche la riorganizzazione del consiglio nazionale per la sicurezza e quello per la sicurezza interna.

Revisione programmi per F-35. Mattis ha ordinato proprio oggi una revisione dei programmi per gli F-35 e l'Air Force One, già criticati da Trump come troppo costosi. Il capo del Pentagono ha chiesto al suo vice Robert Work di individuare i modi per ridurre significativamente il costo degli F-35, confrontandoli con gli F/A-18 Super Hornet e verificando se un Hornet modernizzato potrebbe rappresentare una valida alternativa. Mattis ha chiesto risparmi anche per i nuovi modelli dell'aereo presidenziale, prodotti dalla Boeing.

Tratto da Repubblica.it