I nostri amici a quattro zampe per combattere la paura di volare ed allontanare l'ansia del volo.
Presso le aree di imbarco degli aeroporti di Malpensa e Linate, grazie a MaithOnlus e supportati dalla SEA, coniglietti e cani addestrati tra cui tre meticci, un goldenretriver, uno schnauzer nano e un pastore australiano, hanno reso speciale l’attesa dei piccoli passeggeri (e non solo) prima di salire a bordo per il decollo.
Qui il video tratto da Repubblica.
Cosa è la pet therapy?
Con il termine pet therapy, o anche zooterapia, generalmente si intende una terapia "dolce", basata sull'interazione uomo-animale, che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo.
Fu lo psichiatra infantile, Boris Levinson, a enunciare per la prima volta, intorno al 1960, le sue teorie sui benefici della compagnia degli animali, che egli stesso applicò nella cura dei suoi pazienti.
Nel 1997 viene fondata in Australia la Delta Society, che si occupa di studiare gli effetti terapeutici legati alla compagnia degli animali.
Oggi la pet therapy, che solo recentemente ha ottenuto il giusto riconoscimento, trova ampia applicazione in svariati settori socio-assistenziali, tra i quali: case di riposo, ospedali, comunità di recupero.
La pet therapy non è quindi una terapia a sé stante, ma una co-terapia che affianca una terapia tradizionale in corso. Lo scopo di queste co-terapie è quello di facilitare l'approccio medico e terapeutico delle varie figure mediche e riabilitative soprattutto nei casi in cui il paziente non dimostra collaborazione spontanea. La presenza di un animale permette in molti casi di consolidare un rapporto emotivo con il paziente e stabilire tramite questo rapporto sia un canale di comunicazione paziente-animale-medico, sia stimolare la partecipazione attiva del paziente.